Ilaria Salis, portavoce del governo ungherese: “Le richieste dell’Italia non semplificheranno la difesa”

Il portavoce del governo ungherese ha avvertito: “Nessuna richiesta diretta del governo italiano al governo ungherese renderà più facile la difesa del caso Ilaria Salis perché il governo, come in ogni altra democrazia moderna, non ha controllo dei tribunali

Le richieste del governo italiano al governo ungherese per quanto riguarda la detenzione di Ilaria Salis potrebbero essere inutili. Dall’Ungheria arriva il messaggio con cui il governo avverte che: “Nessuna richiesta dell’Italia faciliterà la difesa“. Il padre di Ilaria commenta le dichiarazioni di Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese: “È un regime che ha già emesso il verdetto. È tutto politicizzato”. Dopo la prima udienza del processo, Kovacs aveva già definito “altamente discutibile” la credibilità di Ilaria Salis, definendo il suo legale ungherese, Gyorgy Magyarapertamente di sinistra“.

Di cosa è accusata Ilaria Salis

Ilaria Salis, maestra di Monza di 39 anni, è rinchiusa in carcere in Ungheria da febbraio 2023 perché accusata di avere aggredito due uomini di estrema destra causando loro alcune lesioni. La presunta aggressione è avvenuta a Budapest alla vigilia dell’11 febbraio, in occasione delle manifestazioni per il “Giorno dell’onore”, un evento internazionale al quale i seguaci del nazismo di tutt’Europa e non solo partecipano per celebrare il tentativo d’assedio di Budapest nel 1945. Molti estremisti di destra si recano nella capitale ungherese nei primi giorni di febbraio proprio per partecipare alle manifestazioni.

Roberto Salis
Roberto Salis | ANSA/Enrico Martinelli – Museodiocesanotorino.it

Ilaria Salis avrebbe, insieme ad altre persone con il volto coperto, colpito due attivisti di estrema destra con dei manganelli. La donna è stata fermata alcune ore dopo.

Le dichiarazioni del governo ungherese

Nessuna richiesta diretta del governo italiano (o di qualsiasi altro media) al governo ungherese renderà più facile la difesa del caso Salis perché il governo, come in ogni altra democrazia moderna, non ha controllo dei tribunali“. Questo è l’avvertimento del portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs, diffuso tramite tweet. “Da metà febbraio, il padre di Ilaria Salis, Roberto Salis, ha fatto il giro dei media europei dicendo di essere ‘preoccupato’ per la sicurezza della figlia finché sarà in Ungheria“, continua il post pubblicato su X, e “nessuno, nessun gruppo di estrema sinistra, dovrebbe vedere l’Ungheria come una sorta di ring di pugilato dove arrivare e pianificare di picchiare qualcuno a morte”.

Il ministro degli Esteri Péter Szijjartó dopo un colloquio con il ministro degli Esteri Antonio Tajani di fine febbraio, aveva dichiarato: “Spero sinceramente che questa signora riceva la meritata punizione in Ungheria“.

Le dichiarazioni di Roberto Salis

Il padre di Ilaria, Roberto Salis, dopo aver letto l’avvertimento diretto a lui, ha commentato: “Stiamo parlando di un regime in cui i diritti civili e la separazione dei poteri e lo stato di diritto vengono completamente superati da una spiccata tendenza alla tirannide“. “Il processo è già stato fatto, il verdetto è già stato emesso, non si capisce perché proseguano con le udienze…Quando c’è un politico che se la prende con un privato cittadino di un altro Stato è chiaro che c’è qualcosa di incredibile“, queste le parole di Roberto Salis all’ANSA.

Impostazioni privacy