Dengue, dal ministero della Salute arrivano nuove direttive per la prevenzione

Le direttive, firmate dal direttore della prevenzione Francesco Vaia, sono state inviate alle Regioni in vista dell’arrivo della stagione in cui aumenta la presenza di zanzara tigre nel nostro Paese

Per fronteggiare l’aumento globale dei casi di dengue, il ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni in cui invita a potenziare la sorveglianza contro il virus e ad adottare misure locali di monitoraggio e di contrasto. La nuova circolare ha lo scopo di “formare il personale e informare i cittadini“. “Considerato l’approssimarsi in Italia del periodo di maggior attività di Aedes albopictus” – o zanzara tigre – “vettore potenzialmente competente per la trasmissione di virus Dengue oltre che di altri arbovirus, si invitano Regioni e Province autonome a predisporre tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, Pna 2020-2025, atte a ridurre il rischio di trasmissione autoctona di virus Dengue“, si legge nel documento.

Le nuove direttive del ministero della Salute

Le direttive, firmate dal direttore della prevenzione Francesco Vaia, sono state inviate alle Regioni in vista dell’arrivo della stagione in cui aumenta la presenza di zanzara tigre nel nostro Paese. Secondo un rapporto pubblicato dal Ministero della Salute, in Brasile la dengue ha superato i 2 milioni di casi e si tratta di un record storico.

Dengue
Dengue | pixabay @lksuperboy – Museodiocesanotorino.it

Come si legge nella circolare, si raccomanda in particolare di:

  • Potenziare la sorveglianza dei casi umani di dengue su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di tempestività, di rispetto dei flussi di comunicazione e sensibilizzando gli operatori sanitari, tra cui pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, per permettere la rapida identificazione dei casi”,
  • “Implementare tutte le azioni di bonifica ambientale previste mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare. (es. rimozione dei potenziali focolai larvali, pulizia e manutenzione di quelli inamovibili, sfalcio della vegetazione incolta)”,
  • “Provvedere alla predisposizione, previa programmazione, di misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori”,
  • “Individuare, come da linee guida riportate in allegato 17 del PNA 2020-2025, tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive, quali Aedes aegypti, e predisporre tutte le misure di sorveglianza e controllo atte a prevenire e contrastare il possibile ingresso e successiva diffusione di questi potenziali vettori di arbovirosi”,
  • “Provvedere alla formazione/aggiornamento in tema di dengue, così come di altre arbovirosi considerate nel PNA, diretti al personale sanitario, agli operatori addetti allo svolgimento degli interventi pulizia, sanificazione e disinfestazione e alla cittadinanza, al fine di creare la situazione ottimale per l’attivazione di misure utili al contrasto ai vettori e alla prevenzione dell’esposizione alle punture e per l’identificazione tempestiva dei casi di infezione”,
  • “Provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc) e tra gli operatori sanitari e che incoraggino comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità“.

Infine nel documento si sottolinea l’importanza di applicare le misure di vigilanza sanitaria nei confronti del virus della dengue nel sedime dei Punti di ingresso e in collaborazione con tutte le autorità competenti, tra cui le autorità sanitarie USMAF-SASN.

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